Salvaguardare la nostra individualità è un primo passo per salvaguardare anche quella di tutti gli altri.

E’ quasi una constatazione di “fatto” il “fatto” che nel momento in cui ci si trova a dover dichiarare per filo e per segno quel che si ha o quello che non si ha, è di certo un primo passo che porta a una riflessione da non sottovalutare, questo per quel che riguarda la libertà individuale di ognuno, nel poter decidere di avere o non avere, senza dover rendere conto di tutto a un ente imposto di controllo assoluto, in quanto, un controllo assoluto implica una mancanza di liberà individuale e una totale assenza di privacy.
Consapevoli del fatto che deve essere sempre ricordato in diversi luoghi questo argomento, quasi a divenire un luogo comune, avendo la nostra cittadinanza da sempre per via della storia e di quelli che sono i vari sforzi che hanno dovuto fare i nostri avi prima di noi, di certo, avere qualcuno che ci impone di pagare un affitto per vivere in quella che nei fatti dovrebbe essere casa nostra, non intesa semplicemente come i muri di una casa, ma intesa come il territorio in cui si vive, è quasi assurdo pensare che vi sia chi voglia controllarci in tutto e per tutto.
Facendo un esempio, pur tenendo conto delle differenze che vi possano essere anche a livello economico fra individui, è evidente che in un sistema moderno vi siano differenze, legate sia a quella che è la propria attività lavorativa, di impegno sociale e/o anche disimpegno sociale.
Non aprendo discussioni riguardo a sprechi che vi sono, i quali sono molto discutibili o alle varie raccomandazioni che spesso vanno contro un equo diritto che vi sarebbe dovuto essere e di cui in questo momento è meglio sorvolare.
Di certo, ipotizzando che il Valzer in casa nostra lo si deve ballare in due, è inutile pestarsi troppo i piedi, perché diventerebbe una danza alquanto goffa.
Spesso si nota una parte che tende a voler effettivamente sovrastare su tutto e su tutti, con eccessive restrizioni a quella che è la libertà individuale oltre che sociale, ma ricordando quelli che sono i “diritti umani”, i quali portano noi tutti ad avere anche un diritto individuale e non solo un dovere sociale, in base a questo diritto individuale, è nostro diritto il fatto che possiamo essere anche tutti diversi e non tutti uguali, non schematizzati di certo come marionette che fanno tutte lo stesso passo.
Con questo, concludendo nel ricordare che malgrado la crisi economica in corso da tempo, di certo, non è che adesso ci si dovrebbe vedere una negazione della nostra individualità per via di chi si approfitta della situazione, per arrivare “ad un proprio comodo” di parte, la quale non ha neanche una vera parte di maggioranza sociale e che in ogni luogo, ha sempre ottenuto voce nel modo meno democratico possibile.
Salvaguardare la nostra individualità è un primo passo per salvaguardare anche quella di tutti gli altri, quindi, far pagare un affitto per “campare” e controllare per filo e per segno quello che si ha, non è il modo giusto di risolvere le problematiche legate a una crisi economica, si deve creare possibilità di impresa e non portare “ad un livello estremo il controllo di ogni cosa che si possiede”.
Esu
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